Nazionalità Italia Italia
Altezza 171 cm
Peso 69 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Ritirato 1987 – giocatore
Carriera
Giovanili
19??-19?? Pro Matera
Squadre di club1
1972-1973 Ternana 12 (1)
1973-1974 Roma 2 (0)
1974 Ternana 1 (0)
1974-1979 Taranto 146 (22)
1979-1982 Cagliari 85 (28)
1982-1984 Torino 56 (15)
1984-1985 Udinese 20 (5)
1985-1986 Inter 7 (0)
1986-1987 Sambenedettese 26 (9)
Nazionale
1980 Italia Italia U-21 2 (2)
1981-1982 Italia Italia 3 (0)
Carriera da allenatore
1992-1993 Catanzaro
1994 Taranto
1996 Matera
1998 Castel di Sangro
2002 Crotone
Palmarès
Coppa mondiale.svg Mondiali di calcio
Oro Spagna 1982

Franco Selvaggi

(Pomarico, 15 maggio 1953).

Capo Delegazione Nazionale Italiana Under 16 – FIGC ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante, campione del mondo con la Nazionale italiana nel 1982.

Caratteristiche tecniche

Attaccante brevilineo, molto mobile e adatto al gioco di manovra coi compagni che salgono a supportare l’attacco, soprannominato Spadino per bassa statura e misura ridotta del piede (calzava il 38). Pietro Vierchowod lo ha annoverato tra i giocatori capaci di metterlo maggiormente in difficoltà («Mi faceva girare la testa, era imprendibile»).

Club

Dopo le giovanili con la Gianni Rivera Matera, in seguito diventata Pro Matera, mosse i primi passi nei professionisti nel 1972, alla Ternana, esordendo in serie A il 30 dicembre di quell’anno contro la Fiorentina, segnando il suo primo gol in massima serie contro la Juventus. L’anno seguente passò alla Roma, giocando due sole partite di campionato. Dopo essere tornato alla Ternana in Serie B per qualche mese nel 1974 fu ceduto al Taranto: giocò 5 campionati cadetti coi pugliesi.

Nel 1979 Gigi Riva, all’epoca dirigente del Cagliari, lo volle nell’attacco della squadra sarda appena ritornata in massima serie dopo tre stagioni di cadetteria; il passaggio dal Taranto al Cagliari fu inframmezzato da un brevissimo tesseramento come calciatore del Matera. Alla fine del campionato 1979-80, Selvaggi risultò quarto nella classifica marcatori con 12 goal alle spalle di Roberto Bettega, Alessandro Altobelli e Paolo Rossi. Nei due anni successivi rimase in Sardegna.

Passò al Torino per un altro paio di stagioni discrete facendo coppia in attacco dapprima con Carlo Borghi e poi con l’austriaco Walter Schachner, poi nel 1984-85 giocò con l’Udinese.

Nella stagione successiva passò all’Inter dove registrò 7 presenze; chiuse la carriera alla Sambenedettese in Serie B nella stagione 1986-87. Ha collezionato complessivamente nella massima serie 183 presenze, 49 reti.

Nazionale

A livello internazionale disputò dapprima due gare come fuori-quota con l’Under 21, marcando due goal nell’incontro d’esordio il 10 ottobre 1980 contro i pari categoria del Lussemburgo; il 19 aprile debuttò in Nazionale maggiore a Udine, partendo da titolare, in occasione di un pareggio 0-0 contro la Germania Est. Il suo unico incontro ufficiale, che coincise anche con la terza e ultima apparizione in maglia azzurra, fu la partita valida per le qualificazioni europee al campionato mondiale 1982, a Torino tra Italia e Grecia terminata 1-1  e che diede all’Italia la matematica qualificazione.

Nel 1982 fu chiamato da Enzo Bearzot nella rosa per il mondiale di Spagna, nel corso del quale non fu mai impiegato; ricordando a più di vent’anni di distanza tale esperienza, Selvaggi scherzando rivendicò un suo ruolo attivo nella conquista del titolo mondiale, essendo stato reputato dal C.T. l’unico che avesse la pazienza necessaria a condividere la stanza con Marco Tardelli, all’epoca sofferente di insonnia. Dopo il mondiale uscì definitivamente dal giro della nazionale.

Insieme a Simone Zaza, Selvaggi è l’unico giocatore proveniente dalla Basilicata ad avere giocato in Nazionale maggiore.

Allenatore

Terminata la carriera da calciatore, nel 1987 fu nominato presidente del Matera da dei soci che acquisirono la società, iscritta al campionato Interregionale; a fine stagione la società fu retrocessa d’ufficio in Promozione per inadempienze finanziarie. Divenuto in seguito allenatore, ha guidato il Catanzaro nelle ultime 18 gare di Serie C2 1991-1992 e nelle prime 6 gare di Serie C2 1992-1993, il Taranto nei Dilettanti, il Matera in Serie C2 per due partite, il Castel di Sangro nelle ultime undici giornate del campionato di Serie B 1997-1998 in cui la squadra retrocesse anticipatamente in Serie C1 a causa dell’ultimo posto in classifica, il Crotone nelle ultime sette giornate del campionato di Serie B 2001-2002 in cui la squadra terminò all’ultimo posto in classifica con anticipata retrocessione in Serie C1.

Nominato il 22 novembre 2008 vice presidente e responsabile dell’area tecnica del Taranto, si è dimesso il 14 dicembre dello stesso anno. Ha svolto i ruoli di docente della Scuola allenatori del Settore tecnico FIGC e capo-osservatore al Cagliari; è presidente onorario della Coppa Gaetano Scirea – la lealtà nello sport. Attualmente Capo Delegazione Nazionale Italiana Under 16.

Riconoscimenti

Il Cagliari lo ha inserito nella sua Hall of Fame.

Onorificenze

Collare d'oro al Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria Collare d’oro al Merito Sportivo
         FIFA World Cup Icon (Campionato mondiale di calcio).svg «Per la vittoria del Campionato del mondo di calcio del 1982»
— Roma, 19 dicembre 2017.